TUBERCOLOSI

La Tubercolosi è una malattia infettiva provocata dal Mycobacterium tubercolosis (anche conosciuto come Bacillo di Koch) che in genere colpisce i polmoni, più raramente altri organi quali ad esempio la pleura, i reni, le ossa. 
L’infezione viene trasmessa per via aerea, attraverso le goccioline (droplet) emesse con tosse o starnuti, da persone affette dalla forma di tubercolosi attiva (nota anche come “bacillifera” o “aperta”). Attraverso le vie aeree i batteri raggiungono e si depositano nei polmoni dove cominciano a crescere e moltiplicarsi. Da lì in alcuni casi i batteri possono diffondersi attraverso il sangue e raggiungere ad altre parti del corpo (tubercolosi extrapolmonare). Affinché ci sia la trasmissione del bacillo e un individuo sia contagiato, sono necessarie alcune condizioni: il malato deve avere una forma attiva della malattia e non seguire in quel momento nessuna terapia specifica e il ricambio d’aria del luogo confinato (es. stanza, classe) frequentato deve essere scarso o assente attiva.

Tuttavia non tutte le persone che si infettano sviluppano la malattia; il sistema immunitario, infatti, può far fronte all’infezione e il batterio può rimanere quiescente per anni. Questa condizione è nota come  tubercolare latente presente nel 25% della popolazione mondiale.
Le persone con infezione tubercolare latente non hanno sintomi e non sono contagiose ma nel corso della vita possono ammalarsi. Alcune categorie sono più a rischio di sviluppare la tb attiva, tra questi bimbi con età inferiore a 5 anni, anziani, persone immunodepresse, persone con infezione recente (meno di due anni).
PERIODO DI INCUBAZIONE: 2-12 settimane. L’infezione latente può persistere tutta la vita.
SINTOMI: i principali sono tosse (che dura più di 3 settimane), febbricola, stanchezza, calo di peso, sudorazione notturna. Negli stadi più avanzati della malattia può essere presente anche sangue nell’espettorato (emottisi). 
Per la tubercolosi polmonare i sintomi possono essere lievi per mesi, rallentando la diagnosi.
Per le forme extra polmonari invece i sintomi variano a seconda della sede.
DIAGNOSI: sono disponibili diversi test utili alla diagnosi, compresi esami del sangue o altro materiale (come ad esempio l’espettorato), radiografia. La rapidità della diagnosi è molto importante per poter iniziare il prima possibile la terapia antibiotica e interrompere la catena di trasmissione dell’infezione.
Classicamente l’iter diagnostico comincia si avvia con l’esecuzione del test Mantoux che consiste nell’ iniezione sotto cute nella zona dell’avambraccio,  di una piccola quantità di tubercolina. La somministrazione è sicura e ben tollerata. Il test viene effettuato alle persone che hanno condiviso con il malato affetto da una forma attiva lo stesso spazio confinato (aula scolastica, palestra, mensa, ecc.) per numerose ore al giorno. Dopo 48-72 ore si valuta la reazione locale (indurimento). Per escludere in maniera assoluta il contagio è necessario ripetere il test dopo 10-12 settimane. È importante precisare che la positività del test rivela semplicemente un avvenuto contatto con il bacillo della tubercolosi e non indica necessariamente la malattia. In caso di test positivo sono necessari altri accertamenti quali l’esame radiologico del torace ed una visita medica specialistica pneumologica.
L’altro test di laboratorio utile è il test Quantiferon, effettuato mediante prelievo venoso. 
TRATTAMENTO: la persona malata seguendo la terapia farmacologica, prescritta dallo specialista, in modo continuativo e scrupoloso guarisce e non è più contagiosa. La terapia va assunta per un tempo lungo e assumerla regolarmente è fondamentale per evitare antibiotico resistenze.
La terapia farmacologica antitubercolare può essere prevista per i soggetti con tubercolosi latente,  a scopo preventivo al fine di impedire l’eventuale sviluppo della malattia in futuro. 
I trattamenti farmacologici incompleti o non correttamente somministrati hanno portato all’insorgenza di ceppi di micobatteri tubercolari resistenti agli antibiotici. E’ importante assumere tutte le medicine regolarmente, non sospenderle appena si ha la sensazione di sentirsi meglio, e conservare i farmaci utilizzati adeguatamente.
ISOLAMENTO: previsto per il soggetto con tubercolosi polmonare attiva, contagioso, fino a negatività riscontrata con esami medici specifici. E’ necessario l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale (come ad esempio la mascherina).
COMPLICANZE: alcune forme possono evolvere fino a meningite o al decesso. La diagnosi precoce e l’assunzione di terapia in modo responsabile sono fondamentali. 
PREVENZIONE: importante attuare una corretta e frequente aerazione (5-10 minuti ogni ora), tossire e starnutire coprendo naso e bocca; non sono necessari particolari interventi di disinfezione degli ambienti di vita e di lavoro. 
La vaccinazione è indicata in Italia, solo agli operatori sanitari esposti a rischio elevato di contagio.
SORVEGLIANZA: sono sottoposti a sorveglianza i soggetti esposti al caso di malattia contagioso (bacillifero).

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Ultimo aggiornamento: 09/06/2025