Report “Radon in Lombardia”: Bergamo la provincia più virtuosa
Tipologia: Comunicato stampa
Fondamentale per la prevenzione rispetto al radon – che dopo il fumo di sigaretta costituisce la seconda causa del tumore al polmone – il ruolo del DIPS di ATS Bergamo che si concretizza in numerose azioni, come spiega il direttore sanitario dottor Michele Sofia: “Il DIPS partecipa con Regione Lombardia alla redazione delle Linee Guida Radon, promuove attività di informazione e comunicazione sul territorio - Sindaci e popolazione - come seminari e convegni, predispone opuscoli per i cittadini. Inoltre svolge attività di sensibilizzazione presso gli Uffici Tecnici Comunali per l'adozione delle Linee guida regionali per la Prevenzione del Rischio RADON, nei PGT, nei Regolamenti Edilizi”.
E, ancora, svolge attività di formazione (RSPP, Ordini Architetti ed Ingegneri): convegni, corsi e opuscoli specialistici per il personale tecnico e attività di mappatura e monitoraggio del Radon in Provincia con la collaborazione dell'ARPA.
Inoltre, per l’utilizzo di ambienti interrati e seminterrati (in strutture sanitarie e sociosanitarie e negli istituti scolastici), il DIPS interviene per la valutazione del rischio e la concessione di eventuali deroghe e autorizzazione al loro utilizzo nel momento in cui vengono rispettati determinati parametri.
Infine il DIPS collabora con il Servizio Epidemiologico Aziendale di ATS Bergamo per le indagini epidemiologiche sui tumori polmonari ed esposizione a rischio Radon.
IL RADON è la seconda causa del tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta.
Il radon (Rn-222) è un gas nobile radioattivo naturale, incolore ed inodore, presente nel terreno e nei materiali da costruzione che si forma per effetto del decadimento radioattivo del radio 226. Gli atomi di radon si propagano liberamente sotto forma di gas dal terreno e dai materiali da costruzione in cui sono presenti, penetrando negli edifici e concentrandosi negli ambienti chiusi.
In base alla solidità delle prove raccolte, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (AIRC) ha inserito i prodotti di decadimento del radon nel gruppo I delle sostanze cancerogene. Dalle indagini epidemiologiche riportate nella letteratura scientifica emerge che:
- il rischio di cancro al polmone aumenta all’aumentare dell’esposizione al radon;
- esiste un effetto moltiplicativo tra esposizione al radon e fumo da tabacco;
- non ci sono evidenze di una “soglia”, cioè di un valore al di sotto il quale non c’è rischio.
Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa ATS Bergamo
Ultimo aggiornamento: 04/03/2025