Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza La riorganizzazione dell’assistenza territoriale: il piano di lavoro

Tipologia: Comunicato stampa

 

 

Bergamo, 23 luglio 2021 – Gli stakeholders del territorio hanno partecipato questa mattina alla presentazione de “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - La riorganizzazione dell’assistenza territoriale: il piano di lavoro”, un incontro on line proposto dall’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo con l’obiettivo di condividere le ipotesi di lavoro sulla declinazione del PNRR sul territorio della provincia di Bergamo. 

 

 

Ente/Soggetto/ Organismo 

N. invitati 

Istituzioni (Diocesi, Università Provincia, ecc) 

20 

Amministrazioni Comunali 

25 

Tecnici Uffici di Piano 

20 

Terzo Settore 

116 

ASST 

Strutture di ricovero e cura private accreditate 

11 

Coordinamento Reti Territoriali 

24 

Medici di MG coordinatori dei Centri di Riferimento Territoriale 

31 

Enti gestori dell’area sociosanitaria 

125 

Cooperative di MMG e PdF 

Organizzazioni Sindacali Confederali 

17 

Segretario regionale Cittadinanza Attiva 

Direzione Strategica + operatori  ATS BG 

16 

TOTALE 

415 

 

 

Marcella Messina, presidente Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza connette alcuni degli investimenti previsti dalla Missione 5 "Inclusione e Coesione" a quelli previsti dalla Missione 6 dedicata alla Sanità affrontando quindi il delicato nodo dell'assistenza socio-sanitaria territoriale. Questo si realizzerà anche attraverso l’accordo sottoscritto con ATS Bergamo al fine di garantire un'azione di coordinamento territoriale volta alla finalizzazione delle risorse e ad evitare così frammentarietà e dispersione, anche attraverso la costituzione di specifici tavoli di lavoro. 

Il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci ha scelto di occuparsi dello sviluppo e del governo di quanto previsto dalla Misura 5 a livello territoriale. Misura 5 che prevede una serie di riforme collegate ad una completa rivisitazione dei servizi alla persona quali famiglia, disabilità e non autosufficienza. Un investimento non tanto e non solo in termini economici, ma tentativo di dare garanzia e di promozione dei diritti delle persone che ci permetterà di vedere finalmente realizzati anche per l’area sociale dei livelli essenziali di assistenza.  

Per fare questo, a livello territoriale, è stato istituito un tavolo tecnico degli Uffici di Piano, anche in vista della programmazione dei PDZ 2021-23 e dell’annunciata riforma del Servizio Sanitario Regionale, che seguirà lo sviluppo di questa misura che troverà realizzazione attraverso una serie di provvedimenti e di bandi ministeriali a cui i Comuni singoli e associati potranno partecipare.  

 

Massimo Giupponi, direttore generale ATS Bergamo 

Il PNRR è un documento di indirizzo che mette al centro il territorio per la prima volta in modo importante: si parte dal presupposto che chi sta sul territorio è in grado di proporre soluzioni organizzative e di far convergere volontà e strumenti di ciascuno. 

E’ un documento di programmazione che come territorio bergamasco ci accingiamo ad affrontare consapevoli della necessità di farlo e coscienti che abbiamo qualche carta da giocare sulla scorta di quanto avvenuto durante la pandemia da Covid 19 quando abbiamo trovato e sperimentato soluzioni alternative e innovative. 

Non ci sono scelte calate dall’alto, se non quella di ingaggiare tutti quanti sono sul territorio per mettere a disposizione ciò che si è in grado di fare. 

L’invito a proporre è per tutti, ciascuno con il proprio ruolo e per la propria attività: ci sono alcuni soggetti che più di altri saranno coinvolti (come le ASST), ma la richiesta è quella per una partecipazione ampia. I partecipanti alla call di oggi potranno presentare domande e richieste a un indirizzo mail dedicato che verranno riscontrate nei prossimi giorni.   

 

  • Il PNRR si articola in 6 Missioni 
  • che a loro volta raggruppano 16 Componenti, funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo 
  • Le Componenti, a loro volta, si articolano in 48 Linee di intervento per progetti omogenei e coerenti 
  • Per ogni Missione sono anche indicate le riforme necessarie a una più efficace realizzazione, collegate all’attuazione di una o più Componenti. 

     

    Iorio Riva, ufficio sindaci ATS Bergamo 

    Il PNRR è un’idea di Paese e di Europa orientata a creare condizioni ambientali e di vita migliori nelle diverse comunità locali. In tale prospettiva la programmazione di questo insieme di attività, anche a livello locale, ha come obiettivo principale la capacità di generare futuro e di gestire il presente, che si traduce in azioni in grado di, da un lato, contrastare l’invecchiamento della popolazione favorendo la natalità e, dall’altro, sostenere i soggetti fragili. Questi i temi affrontati in modo particolare e specifico dalla Missione 5 “Inclusione e coesione” e dalla Missione 6 “Salute” che, a livello locale, Consiglio di Rappresentanza e Comuni con ATS Bergamo hanno scelto di sviluppare in modo sinergico ed integrato. Un’azione in parte già prevista nel PNRR che connette le azioni sociali con quelle sanitare.  

     

     

     

    Un’occasione da non perdere che sarà accompagnata da riforme strutturali sulla famiglia, sulla disabilità, sulla non autosufficienza e sulle reti di prossimità. 

     

    Alberto Zucchi, l’analisi dei bisogni  

    Per la programmazione i dati epidemiologici sono essenziali: dati, contenuti informativi, indicatori per fungere da supporto forte ai decisori, monitorare gli effetti delle decisioni e valutarne gli impatti.  

    La pianificazione fondata sui bisogni si fonda su una cultura epidemiologico-informativa, il cui punto di partenza è rappresentato dalla popolazione e dai servizi da essa utilizzati.  

    La cronicità è l’elemento essenziale, come è risultato evidente anche con la pandemia, che ha causato gli esiti più negativi (ricoveri in terapia intensiva, decessi, etc.) proprio tra i pazienti cronici.  

    Le stime epidemiologiche prevedono che nel 2020 le malattie croniche, che rappresentano la principale sfida dei sistemi sanitari di tutto il mondo, saranno la causa del 73% della mortalità generale ed il 60% del carico di malattia globale (Global Burden of Disease).  

    La gestione delle malattie croniche rappresenta dunque una delle principali sfide dei sistemi sanitari, sia in termini di qualità della cura che di impatto sulle persone e sulla comunità.  

    Una risposta di sistema importante implica sviluppare un “territorio” (Primary Care) quale caposaldo della cronicità ed un “Ospedale” caposaldo dell’acuzie.  

    ATS Bergamo ha inoltre sviluppato il concetto di fragilità complessiva, che nasce dall'integrazione di indicatori di fragilità clinica e di vulnerabilità sociale. Attraverso un algoritmo sperimentale si è giunti alla costruzione di un 'meta-indicatore', uno score di fragilità globale utile per una stratificazione dei pazienti più a rischio di eventi negativi, cui proporre specifici Piani di Assistenza Individualizzati (PAI), per percorsi di presa in carico mirati alla tipologia del bisogno ed integrati tra le diverse tipologie di erogatori (ospedale, medicina di famiglia, servizi comunali e di ambito).  

    La programmazione territoriale dei servizi si fonda sulla conoscenza approfondita degli indicatori di bisogno ed offerta, che hanno peculiarità locali spesso determinanti.  

    L’armonizzazione di questi indicatori locali con gli indirizzi regionali porta al miglior punto d’incontro tra bisogno, domanda espressa ed offerta.  

    Il territorio della provincia di Bergamo presenta, in particolari aree geografiche, difficoltà logistiche, con effetti rilevanti sulle modalità erogative e sulle difficoltà di accesso ai servizi.  

    Appare opportuno tenerne conto nelle valutazioni programmatorie locali: necessità di introduzione di nuovi indicatori che contemperino le difficoltà territoriali di accesso (es. territori di montagna)  

    Questi elementi saranno determinanti nel definire utilmente localizzazione, servizi ed utilizzo delle nuove strutture previste dal PNRR. 

     

    Una nuova governance operativa e strategica basata sulle informazioni 

    Il PNRR è l’occasione per strutturare in maniera esplicita una governance che favorisca un sistema sanitario resiliente. A tal fine ATS Bergamo ha intrapreso e prosegue l’attività di censimento e classificazione dei contenuti di offerta storicamente presenti sul territorio (ospedali, comunità, parti dell’offerta, farmacie…), incrociandole con la mappatura dei bisogni al fine di evidenziare gli ambiti territoriali su cui intervenire in via prioritaria. Ciò favorisce e orienta la configurazione delle proposizioni dei nuovi istituti (case della comunità, ospedali di comunità, centrali operative territoriali) in coerenza con i fabbisogni e aiutando il dialogo e le sinergie tra gli attori presenti ed emergenti. 

    La definizione di nuovi modelli di servizio sul territorio richiederà sicuramente adeguati sistemi informativi che garantiscono una efficace governance operativa e strategica in grado di sostenere i percorsi socioassistenziali degli assistiti. 

    Fondamentale sarà la promozione di sistemi digitali di supporto al monitoraggio e di erogazione di servizi ai pazienti/cittadini come telemedicina e domotica, in grado di favorire servizi di prossimità al cittadino e la promozione della casa come primo luogo di cura, elementi essenziali di una nuova sanità. 


     

    I prossimi passi 

     


    Enrico Desideri, presidente Fondazione Innovazione e Sicurezza in Sanità 

    Il lancio di un percorso di formazione e di supporto per 15 aziende sanitarie da Nord a Sud 

    Il 16 luglio a Roma - come Fondazione Innovazione e Sicurezza in Sanità - abbiamo realizzato un evento a mio giudizio importante: il lancio di un percorso di formazione e di supporto per 15 aziende sanitarie volutamente selezionate tra quelle più attive da Nord a Sud.  

    La Fondazione Innovazione e Sicurezza in Sanità è una Fondazione scientifica costituita dall’Istituto Superiore di Sanità, da una ASL Toscana e da un provider. Nel CdA della Fondazione ci sono il presidente di Agenas, la rappresentanza della Conferenza Stato Regione e quella del Ministero della Salute. 

    ATS Bergamo è stata scelta perché ci sono le condizioni potenzialmente ideali per l’applicazione del modello reti cliniche integrate e strutturate. 

    In questo evento, cui ha partecipato il direttore generale di ATS Bergamo Massimo Giupponi, è stato proposto un progetto di implementazione e di crescita del Sistema Sanitario italiano in applicazione del PNRR missione 5 e 6, per facilitare le Aziende sanitarie ad avere i finanziamenti previsti dal Recovery Fund. 

    L’idea strategica che è stata presentata e condivisa dalle 15 realtà partecipanti è un modello di integrazione tra i vari setting assistenziali: si tratta di un’integrazione strutturata, cioè non affidata alla sensibilità dei singoli professionisti, e misurata nei suoi assetti.  

    Questo approccio, che nasce da una consolidata letteratura nazionale e internazionale, ha dimostrato di ridurre del 25% circa il tasso di ospedalizzazione, di circa il 20% l’accesso al Pronto Soccorso e di circa il 20% gli esami specialistici e strumentali del percorso assistenziale del malato cronico, target del nostro percorso. 

    Oggi sappiamo, per lo più anche alla luce della pandemia da Covid19, che gli ospedali sono sovraccarichi di malati che hanno riacutizzazioni di patologie croniche e che se non vengono presi in carico opportunamente “rimpallano” tra uno specialista o una tac o una risonanza magnetica senza mai percepire di sentirsi al centro del Servizio Sanitario pubblico. 

    Il percorso formativo proposto alle 15 realtà  si compone di quattro fasi: 
  • seeting: progetto di co-progettazione, di condivisione con il DG di ogni singola azienda che conosce le aree di miglioramento 
  • discovering: il confronto viene esteso dal top al middle management (i direttori di distretto,  i direttori di presidio ospedaliero  e i responsabili dei dipartimenti clinici,  nonché i direttori delle strutture gestionali, i responsabili delle aree tecniche come ad esempio i sistemi informativi e le tecnologie sanitarie, ovvero approcci innovativi HTA o LEAN, risk management…). Attraverso questa fase di approfondimento verranno identificate le aree di miglioramento azienda per aziende e saranno costituiti team tecnici aziendali in grado di approfondire cosa bisogna fare 
  • planning: serve per passare dal cosa al come agire. Nel percorso viene definito cosa esattamente deve essere fatto, con che tempi e con che obiettivi specifici, rispetto al PNRR. Gli esiti del planning verranno presentati ai professionisti, ai Comuni, ai rappresentanti dei cittadini (terzo settore) per sviluppare momenti di partecipazione attiva. 
  • develop: applicazione concreta di quanto si è stabilito di fare e misura puntale dei risultati e dell’esito. 

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa ATS Bergamo

Ultimo aggiornamento: 04/03/2025