ALIMENTAZIONE INFANZIA
Il problema dell’obesità infantile, l’importanza di continuare a lavorare. Indagine nazionale "OKKIO alla salute" 2019.
Nel nostro Paese, grazie al sistema di sorveglianza nazionale OKKIO alla SALUTE, nato nel 2007 e ad oggi giunto alla sua VI° raccolta dati , è possibile conoscere la dimensione del sovrappeso, dell’obesità e degli stili di vita associati nei bambini della scuola primaria e costruire dei trend che permettono di valutare indirettamente l’impatto delle politiche sanitarie e scolastiche intraprese nel corso degli anni.Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’obesità rappresenta attualmente uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo. È una vera e propria epidemia globale che si è diffusa in molti Paesi e che può causare, in assenza di un’azione immediata e costante, problemi sanitari gravi nei prossimi anni. Infatti, l’obesità ha un impatto negativo sullo stato di salute generale della popolazione sia in età giovanile che adulta .Inoltre l’obesità è associata a disuguaglianze socio-economiche, riguardando in maggior misura le classi sociali più svantaggiate, particolarmente vulnerabili alle influenze dell’ambiente e tendenti a stili di vita meno salutari.
Particolarmente preoccupante è l’andamento dell’obesità nei bambini e nei giovani. Vari studi hanno evidenziato il suo aumento negli anni in molte parti del mondo.
La sorveglianza nazionale e l’indagine 2019
I risultati 2019, su un campione di più di 50.000 bambini della III classe della scuola primaria e altrettanti genitori, insieme a informazioni fornite da insegnanti e dirigenti scolastici, evidenziano l’ampia diffusione del fenomeno (quasi 1 bambino su 3 in sovrappeso o obeso) e di stili di vita non salutari.
Sovrappeso e obesità nei bambini
Il quadro che emerge mette in evidenza che, nel 2019, i bambini in sovrappeso sono il 20,4% e gli obesi il 9,4% Si evidenzia un chiaro trend geografico che vede le Regioni del Sud avere valori più elevati di eccesso ponderale in entrambi i generi. Prevalenze di obesità più elevate si osservano anche in famiglie in condizione socioeconomica più svantaggiata e tra i bambini che sono stati allattati al seno per meno di 1 mese o mai.Il focus sugli stili di vita ha permesso di avere un quadro dettagliato sui principali stili alimentari, l’abitudine all’esercizio fisico e alla sedentarietà e su alcune caratteristiche riguardanti i primi mesi di vita del bambino
Abitudini alimentari
Nel 2019, l'abitudine a non consumare la prima colazione (8,7%) o a consumarla in maniera inadeguata (35,6%) persiste negli anni, così come la fruizione di una merenda abbondante di metà mattina (55,2%). Il consumo non quotidiano di frutta e/o verdura dei bambini, secondo quanto dichiarato dai genitori, rimane elevato (24,3%); diminuisce, invece, l'assunzione giornaliera di bevande zuccherate e/o gassate (25,4%). I legumi sono consumati dal 38,4% dei bambini meno di una volta a settimana mentre il 48,3% e il 9,4% consuma rispettivamente snack dolci e salati più di 3 giorni a settimana.
Attività fisica
Gli indicatori riferiti all’attività fisica e al movimento sono pressoché stabili negli anni a indicare che c’è ancora molto da fare in termini di promozione di questi corretti stili di vita. Il 20,3% dei bambini nel 2019 non ha svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 43,5% ha ancora la TV nella propria camera da letto e il 44,5% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/Tablet/Cellulare.
In futuro?
È importante che i dati raccolti dall’attività di sorveglianza siano la base per la definizione di iniziative e strategie volte al miglioramento degli indicatori negativi e alla promozione di stili di vita sani al fine di migliorare la salute dei bambini di oggi e degli adulti di domani.
Responsabile della pubblicazione: Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
Ultimo aggiornamento: 31/03/2025